Parlo del mio lavoro 2

In questo secondo articolo della serie dove parlo delle mie opere, vorrei introdurvi a uno dei lavori digitali che mi ha dato più soddisfazione. Parlo della serie di fotomanipolazioni usata per i personaggi non giocanti (cd. P.N.G.) e per gli handout (materiale che aiuta a visualizzare la storia in un gioco di ruolo), realizzati per la associazione d7 a.p.s. (giochi di ruolo in sardegna) tra settembre e ottobre 2019.
Si tratta di una serie di immagini dedicate al magico e terribile mondo di Vampiri la Masquerade, la celebre ambientazione di orrore intimo calato nel mondo moderno opera della White Wolf editrice (e delle sue successive incarnazioni). Il torneo, sponsorizzato dalla Ludoteca del Troll di via Carloforte, Cagliari e dalla casa editrice dell’edizione italiana, la Need Games, era intitolato:
L A N O T T A T A
una tragedia competitiva in due atti
Si trattava di una avventura in due sessioni, entrambe storie autoconclusive ambientate in una Cagliari più sporca, umida e tenebrosa della nostra città.
VIDEO SU YOU TUBE ( https://www.youtube.com/watch?v=VoLlfEEVhoI&fbclid=IwAR10W6e9KgmkjbYsfiZxW5bLmNPMwMVFB_KmgJmMvdhNPtIUPYDGhYslB-Y )

Due righe sull’ambientazione.
Questa Cagliari non è mai stata raccontata in un modulo “By night”. Nasce dalle suggestioni del team di Narratori che ha messo in campo la d7 a.p.s. per voi, ovvero Kevin Lai, Gabriele Pia, Stefano Secci e il sottoscritto. Ispirata ai luoghi e alle leggende della nostra città portuale, ai veterani dei giochi di ruolo non sfuggiranno le citazioni che si rincorrono tra i vari salotti di giochi da tavolo e le campagne LARP di Vampiri, da ultimo quella organizzata magistralmente da Paolo L’Incesso; ai nuovi giocatori si affaccerà una città più oscura eppure così somigliante alla nostra Cagliari, affollata di miti e luoghi di interesse storico realmente esistenti e a cui si sovrappone l’ambientazione appena aggiornata all’anno presente dalla White Wolf, un mondo tetro dove persino i morti non conoscono la pace, dopo aver visto quella che per loro è la Gehenna, una apocalisse profetizzata fin dai tempi di Caino, la rivoluzione portata dai vampiri indipendenti ora riconosciuti come gli Anarchici, la presa di coscienza dei mortali che ora cacciano attivamente i Vampiri in quella che viene chiamata la Seconda Inquisizione e per giunta la scomparsa degli Anziani più potenti, sconvolti da un misterioso Richiamo del sangue che li spinge a viaggiare lontano dai loro domini.

La Mappa Relazionale e i ritratti dei personaggi
Si tratta di una novità del gioco, che incoraggia i giocatori a tracciare i rapporti tra i loro personaggi e i personaggi non giocanti in una vera e propria mappa da aggiornare sistematicamente. Realizzare quella del torneo, con tutte le facce conosciute ai Personaggi Giocanti, è stato davvero divertente! Molte di queste facce erano riconoscibili per davvero, perché per raccogliere le foto originali è stato bandito un concorso apposito. Sono stati raccolti un certo numero di selfie di veri cagliaritani, grazie al contest Faccia da Morto in cui ognuno ha avuto occasione di donare la propria foto a beneficio del realismo del gioco, che poi io ho ripreso, trasformato (schiarendo la carnagione, aggiungendo canini, sangue, fumi rossastri e altri dettagli goth) e cambiato di scenario, trasponendo spesso dall’intimità delle quattro mura a versioni rielaborate e più tetre di panorami tipici urbani o industriali.

La X-CARD
In ossequio ai consigli riportati nella parte dedicata ai Narratori del manuale stesso, presa la decisione di toccare temi forti in questa avventura, abbiamo deciso di usare la X Card. Per chi non avesse familiarità con questa regola, introdotta in numerosi giochi di nuova generazione tra cui Lovecraftesque, vincitore del premio GdR dell’anno 2018, consiste nel mettere al centro del tavolo una carta con una X. Toccare questa carta è un modo semplice e poco invasivo per permettere ai giocatori che, per la loro sensibilità, trovino i temi o le descrizioni di una certa scena di gioco troppo forti o che si sentono turbati per motivi personali, di chiedere al narratore di fare una breve pausa e ammorbidire la sessione di gioco. Ha il pregio di non costringere una persona a stringere i denti o abbandonare il tavolo da gioco, permettendo a chi vuole di spiegare i suoi motivi ma senza esservi costretta e in ogni caso evitando una pressione psicologica non voluta o comunque eccessiva sui partecipanti al gioco. Se nessuno ha problemi con i temi del gioco, la Carta X rimane sul tavolo inutilizzata, uno strumento utile la cui presenza non arreca alcun disturbo allo svolgimento della sessione.
La grafica delle X Card è sostanzialmente una rielaborazione di una carta dei tarocchi, invecchiata, arricchita di informazioni (top secret!) degli archivi sui vampiri della Seconda Inquisizione, dove fanno da padrone alcune illustrazioni anatomiche (sottilmente alterate…) tratte da manuali storici famosi e dai bozzetti di Leonardo Da Vinci.

Luca Magorosso

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